Lavoro: Quello Della Donna Dura Ventisette Ore
Le donne hanno un grosso merito rispetto all’uomo, quello di essere riuscite a spostare le lancette dell’orologio in avanti rendendo il giorno non più costituito dalle 24 ore canoniche, bensì di 27.
Chiaramente è un paradosso, ma utile per farci bene intendere di come la giornata lavorativa di una donna rispetto a quella di un uomo sia mediamente più lunga, un esempio l’abbiamo osservando la vita di nostra moglie, o di nostra madre, che ci chiarifica al meglio la situazione. Si osservi come una donna si muova in casa mentre è affaccendata fra le mansioni domestiche ed al contempo continua a rispondere alle telefonate di lavoro, si osservi come una donna approfitti anche degli attimi frettolosi per vestirsi ed al contempo ascoltare le notizie in radio o in tv.
Insomma, anche solo da questi due esempi, abbiamo l’evidenza di come la donna, a parità di tempo a lei concesso rispetto all’ uomo, riesca a fare molte più cose, il 92% di mansioni in più rispetto all’altro sesso che si ferma all’83% e se poi volessimo pure quantizzare questa percentuale maggiore, rileveremmo che le attività svolte dal sesso femminile rispetto al sesso forte valgono tre ore in più, come ha osservato bene la Camera di Commercio di Milano.
L’indagine svolta dall’Ente milanese su 200 lavoratrici ha fornito un interessante spaccato della vita lavorativa delle donne che, ad esempio, lavorano al telefono e contemporaneamente operano al computer come se nulla fosse, si recano in pausa pranzo e continuano a lavorare anche durante i pasti, ciò avviene almeno ad una donna su dieci. Così come parrebbe che almeno tre donne su cento continuino a lavorare anche nei weekend e qualcuna l’ha fatto quest’estate anche al mare. Il risultato di questa curiosa statistica in “rosa” è che le donne è come se lavorassero tre ore in più al giorno rispetto agli uomini, se consideriamo che la donna che lavora fuori casa, una volta giunta nella sua dimora, continua a sfaccendare senza sosta.
"In un mercato del lavoro che sta cambiando, tra sfida e opportunità, con tempi sempre più flessibili, le donne possono giocare un ruolo attivo e da protagoniste in tutti i settori - ha dichiarato Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell'Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano -. Ma c'è ancora molto da fare per promuovere la presenza femminile. A partire dal lavoro autonomo e dalle imprese che giocano un ruolo importante sul nostro territorio. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l'istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell'universo in rosa".
