Ufo: Risolto Il Mistero Della Roswell Inglese. O No?
Viene chiamata “la Roswell inglese”, si tratta del bosco del Suffolk, nel Regno Unito, dove un gruppo di militari si trovò a dover investigare su un avvistamento quantomeno insolito e ancora oggi avvolto dal mistero.
Era da poco trascorso il Natale del 1980 quando un gruppo di militari americani di stanza nella contea di Suffolk si ritrovò a dover investigare su un fenomeno misterioso: nella foresta di Rendlesham vennero segnalate delle luci “non umane” ed il presunto atterraggio di un oggetto volante di origine aliena. A capo dell’indagine venne messo il colonnello Conrad, che all’epoca rivestiva il ruolo di comandante della base USAF presso la quale venivano conservate anche armi nucleari; si recò sul posto di giorno, vide i luoghi in cui erano state viste le luci e dove erano stati trovati dei segni sugli alberi e sul terreno, indicando di conseguenza il possibile atterraggio di una nave spaziale.
Pur avendo definito “banali” le prove, Conrad prima di tornare alla base reclutò degli ufficiali da lasciare sul posto la sera stessa, muniti di contatore Geiger, telecamere e dispositivi per la visione notturna. Nessuno trovò nulla di particolarmente rilevante e così gran parte dei militari tornarono alla base, lasciando nel bosco di Rendlesham soltanto una piccola compagine tra cui si trovava anche il tenete colonnello Charles Halt, braccio destro di Conrad.
Proprio Charles Halt, in costante contatto radio con la base, riferì di numerosi avvistamenti di luci, sia in cielo che sulla terra, durante quella notte. Non solo: pochi giorni dopo presentò un rapporto dettagliato al Ministero della Difesa inglese, descrivendo minuziosamente gli avvenimenti di cui fu testimone.
Ma nessuno gli diede credito e, pochi giorni fa, il colonnello Conrad ha deciso di parlare dopo trent’anni di silenzio e ha di fatto ridimensionato l’accaduto rilasciando delle dichiarazioni al dottor David Clark, accademico presso la Sheffield Hallam University e consulente circa gli ufo presso gli archivi nazionali: “Né io, né mia moglie, né altri militari presenti alla base con le loro mogli abbiamo visto nulla di anomalo in seguito alle segnalazioni del colonnello Halt, né in cielo né in terra. Avevamo persone in grado di convalidare la deposizione di Halt, ma nessuno ha mai convalidato questo racconto”.
Tutto inventato, dunque? Certo è che il colonnello Halt risponde a queste dichiarazioni accusando i servizi di sicurezza degli Stati Uniti e della Gran Bretagna di “cover up”, di voler cioè tener nascosto quanto in realtà è accaduto in quella foresta del Suffolk. Intanto, a distanza di trent'anni, c'è chi all'atterraggio degli alieni crede davvero, tanto da aver allestito all'interno del bosco un percorso guidato sulle tracce di ET.
