Il Penultimo Angelus Di Benedetto Xvi
Domenica 17 febbraio 2013 forse più di centomila persone hanno virtualmente abbracciato Benedetto XVI durante il suo penultimo Angelus da Papa. Una selva di macchine fotografiche e cellulari si è levata per immortalare gli ultimi atti pubblici del Pastore della Chiesa Cattolica che, inaspettatamente, ha deciso di lasciare il suo incarico prima della conclusione naturale.
Come un "fulmine a ciel sereno": così si era espresso il cardinale decano Sodano dopo aver ascoltato dalla bocca del Papa stesso la decisione di lasciare la sua missione "per il bene della Chiesa".
I motivi? "Ingravescentem aetatem", ovvero l’età avanzata, questa la motivazione proposta dal Papa stesso. Benedetto XVI, aveva accettato il ministero di Pietro il 19 aprile 2005, ma già da cardinale aveva espresso più volte a Giovanni Paolo II il desiderio di tornare ai suoi amati studi e dedicarsi completamente alla scrittura di libri, desiderio respinto dall’allora Pontefice per ben tre volte. La decisione del Conclave, alla morte di Woityla, spiazzò Ratzinger dal punto di vista umano, che accettò il gravoso incarico più per fede che per vera convinzione.
Perchè il Papa si è dimesso? Le dimissioni attuali sono state dettate solo dall’avanzare dell’età o anche dai gravosi problemi che il Papa ha dovuto affrontare in questi ultimi anni? Senz’altro lo scandalo dei preti pedofili, il tradimento del suo maggiordomo o le lacerazioni più o meno latenti nella Curia romana sono diventati macigni troppo pesanti da portare sulle spalle di un Papa oramai ottantacinquenne.
Benedetto XVI, che aveva già annunciato tempo addietro la possibilità delle dimissioni di un Papa per motivi di salute al giornalista tedesco Peter Seewald, ha avuto il coraggio e la coerenza di portare a termine il suo proposito.
Ha compreso che solo un Pontefice "giovane" e nel pieno delle sue forze fisiche e spirituali può affrontare adeguatamente i tanti problemi che stanno affliggendo la Chiesa cattolica, assediata da nemici soprattutto al suo interno, così come ha detto proprio il Papa in persona: " La più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa. .."
E forse per evitare che questi nemici interni possano organizzarsi, il Papa ha impresso una improvvisa accelerazione al prossimo Conclave, che potrebbe svolgersi anche prima del 15 marzo, se i Cardinali elettori si saranno già presentati a Roma.
Ora la domanda che tutto il mondo, cattolico e non, si pone è: chi sarà il nuovo Papa? Il cardinale americano Timothy Dolan? O il filippino Luois Antonio Tagle? Oppure un cardinale sudamericano o africano?
A parte tutte le motivazioni, con le sue dimissioni Benedetto XVI ha comunque voluto dare alla Chiesa uno scossone salutare. Egli ha forse voluto chiedere con questo gesto l’intervento diretto dello Spirito Santo per portare sul soglio pontificio una personalità profetica, capace di guidare con forza e decisione la nave della Chiesa nel mare agitato della società contemporanea.
