La Lega Dei Cantoni Ticinesi Come La Lega Lombarda ( Ma Contro I Lombardi )
Un certo clamore ha suscitato il recente exploit della Lega dei Cantoni Ticinesi alle elezioni del Canton Ticino. Con un 7.57% è arrivata a sfiorare il 30% delle preferenze, diventando il maggior partito del cantone. Cavallo di battaglia del partito è la lotta agli immigrati e, in generale, a tutto quello che non è ticinese, come l’Europa, e protezionismo estremo verso gli interessi locali, segreto bancario compreso. L’avversione alle idee ecologiste è un altro dei punti cardine del gruppo.
Evidentemente queste cause per nulla nobili ne’ di elevato spessore intellettivo e culturale fanno molta presa sulla gente, come e’ successo per l’omologo partito italiano, simile e in un certo ispiratore della Lega Ticinese, che e’ la Lega Lombarda. Fare leva sulle varie “paure” alimentandole ad arte è una vecchia tecnica che ha sempre successo. Tirare fuori il peggio che c’e’ nelle persone anziché il meglio, evidentemente, paga.
Padre - padrone della Lega Ticinese è un personaggio piuttosto controverso, tale Giuliano Bignasca, ex calciatore, ora alquanto sovrappeso, titolare di un’impresa di costruzioni. Bignasca può vantare al suo attivo una condanna per detenzione di stupefacenti e una per aver utilizzato lavoratori (stranieri) in nero.
La sua campagna di ritiro (a pagamento) degli apparecchi radar per il controllo della velocità gli è costata anche una condanna per istigazione a delinquere.
Nonostante tutto questo, la sua iniziativa, partita dagli anni ’90, è sempre stata in costante aumento di simpatizzanti, fino al clamoroso 30% odierno.
L’avversione agli italiani, in particolare quelli che vanno a lavorare in Svizzera, cioè i circa 45000 frontalieri (molti dei quali sicuramente leghisti) ha raggiunto il massimo l’anno scorso, in una campagna contro gli stranieri (italiani compresi) paragonandoli a ratti, con tanto di manifesti esplicativi.
Molti paralleli si potrebbero fare con le gesta della Lega Lombarda, che però guarda più a sud e che, come spesso succede, è a sua volta a sud di qualcun altro, nella fattispecie la Lega Ticinese.
Mi piacerebbe conoscere cosa ne pensa il frontaliere italiano, magari di Verbania, e magari di fede leghista, della volontà di una percentuale elevata di svizzeri di cacciarli dal paese e dal loro lavoro.
Come dire ... la legge del contrappasso non risparmia nessuno...

Ancora con questa storia dei ratti??? I ticinesi stanno davvero rompendo l'anima adesso!!! Se non ci fossero gli italiani a costruire case, a lavorare nei cantieri edili, a fare i piastrellisti e gli idraulici, i cari ticinesi dovrebbero iniziare a lavorare loro invece di fare gli snob e votare sto rebambii del Bignasca