La Violenza Che Ha Trasformato Roma In Un Campo Di Battaglia ( Le Foto )
Ieri 15 ottobre 2011, è stata organizzata una manifestazione in tutte le città più importanti del mondo, dall’Asia all’America, senza nessuna distinzione di razze, di colori politici e di ideali. La popolazione mondiale si era mobilitata per scendere in piazza e manifestare contro la situazione economica e politica che sta mettendo a dura prova tutti i cittadini. Le speculazioni in Borsa, il debito pubblico che aumenta, la disoccupazione giovanile, e i nuovi rincari destinati ai cittadini erano i buoni motivi per far sentire la propria voce e dimostrare alle istituzioni e alla politica che il popolo non accetta passivamente le decisioni imposte dai potenti ma è pronto a ribellarsi pacificamente quando la situazione diventa insostenibile.
La manifestazione si è svolta anche in Italia, a Roma, dove le cose sono precipitosamente mutate, trasformando un corteo tranquillo e pacifico in un’azione di vandalismo e distruzione compiuta da molti vandali incappucciati che hanno distrutto vetrine di negozi, sportelli bancomat, incendiato auto e distruggendo tutto quello che trovavano durante il loro percorso. Ebbene questo episodio da condannare non ha nulla a che fare con il resto dei manifestanti che ha cercato in ogni modo di tener fuori dal corteo questi estremisti violenti che erano giunti a Roma con l’idea di provocare scontri con le forze dell’ordine.
Le forze dell’ordine non sanno quante persone erano questi violenti : 100, 1000, 2000. E tantomeno non si sa da dove arrivano, se fanno parte di qualche gruppo o centro sociale, l’unica cosa certa è che la loro intenzione, quella di compiere atti deplorevoli, era ben organizzata e pianificata.
Il bilancio del giorno dopo è pesante : moltissimi feriti sia tra i manifestanti che tra le forze dell’ordine, danni ingentissimi a negozi, strade e istituti bancari che dovranno essere quantificati nei prossimi giorni. Insomma un pomeriggio di terrore e devastazione che oggi è sotto gli occhi di tutto il mondo, dal momento che episodi così violenti si sono verificati soltanto nella città di Roma.
Resta l’enorme rammarico per coloro che avrebbero voluto manifestare pacificamente e hanno dovuto abbandonare la loro idea iniziale a causa di questo gruppo di infiltrati che ha utilizzato un momento importante per dar sfogo alla loro rabbia. Come accade sempre in Italia, la manifestazione di ieri si trascinerà con tutte le sue polemiche : molti obietteranno sull’operato degli agenti,ci sarà chi farà di tutta un’erba un fascio e chi assocerà la giornata di ieri a quella del G8 di Genova. Vivere in democrazia vuol dire esprimere le proprie idee liberamente e se qualcuno vuole manifestare e protestare può farlo. Oggi, invece tutta l’opinione pubblica punterà l’attenzione sugli scontri e sulla guerriglia urbana di Roma, dimenticando chi è sceso in piazza per cambiare il futuro.
