I Ladri Di Monetine Della Fontana Di Trevi
La leggenda narra che gettando una monetina nell'acqua, dando le spalle alla Fontana di Trevi, colui che l'ha lanciata farà presto ritorno a Roma. Immaginate una città visitata ogni giorno da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, come è la Capitale, moltiplicate per tutte le monetine lanciate dai "sognatori" e otterrete all'incirca quattordicimila euro a settimana. Ma che fine fanno questi soldi?
Ogni lunedì mattina, l' Acea ha l' incarico di raccogliere questo piccolo "tesoro" e consegnarlo alla Caritas, la quale destina le monete raccolte per aiutare i bisognosi. Ma non tutte le monete lanciate nei sette giorni precedenti la raccolta finiscono in opere di bene.
Come denunciato (per l'ennesima volta, a dire la verità) ieri sera dal programma televisivo "Le Iene", il lunedì mattina, prima della raccolta ufficiale delle monete effettuata, come abbiamo detto, dall'Acea, una vera e propria "banda" di signori con pochi scrupoli, capeggiata da colui che si fa chiamare "D'Artagnan", entra all'interno della Fontana armata di scopa, paletta e secchio ed inizia a ramazzare il fondo appropriandosi dei "sogni dei turisti" (ovvero le monetine). Il tutto sotto gli occhi dei vigili urbani, i quali si limitano a tenere d'occhio i ladri all'opera.
Nel momento in cui la Iena di turno è uscita allo scoperto, andando a chiedere spiegazioni alla polizia municipale, ha ottenuto solo vaghe risposte, pur facendo notare che a Roma è vietato fare il bagno nelle fontane. L'inerzia della polizia municipale ha continuato ad essere totale, anche quando uno dei componenti della "banda" ha gettato di peso l'inviato nell'acqua.
Vero è che, per la legge, le monete gettate nella Fontana di Trevi, sono considerate "res nullius", ovvero di nessuno, per cui il primo che le raccoglie ne diviene proprietario, ma è vero anche che è vietato immergersi nelle fontane della Capitale, quindi non si capisce (o forse sì?) perché i vigili urbani non abbiano applicato anche a "D'Artagnan" la sanzione amministrativa corrispondente.
Per vedere il servizio: www.iene.it
