Ragazzi Violenti. Il Branco Colpisce Ancora. Perchè?
Non siamo di quelli che si sorprendono per episodi di violenza tanto da sembrare fuori dal mondo. La violenza fa parte dell'uomo e, in luoghi alterni in periodi diversi, c'è stata un pò ovunque. Quindi, nessuna meraviglia. Ciò che invece stupisce è l'incedere di questo fenomeno tra i giovani che si organizzano anche estemporaneamentei in plotoni di esecuzione tipo SS. Qualcosa non va. Non va che ragazzi che dovrebbero avere altri interessi, altra educazione, altri ruoli nella società moderna, senza alcun motivo decidono di organizzarsi in vere e proprie orde, a scopo di rappreseaglia, talvolta dallo sfondo sessuale, altre volte razziale o ancora altro. Tutti siamo stati giovani, tutti abbiamo fatto scazzottate senza senso, ma il branco di oggi è espressione della debolezza interiore dei giovani di questa società, della inconsistenza dei genitori e della poca presenza dello Stato. Certo, i nostri ragazzi non sono tutti così, per fortuna. Ma il fenomeno c'è e non si attenua, anzi acquisisce sempre di più toni barbari.
Evidentemente esistono delle spiegazioni che la moderna sociologia, psicologia e criminologia possono meglio di noi documentare. Il comune denominatore però è che questi fenomeni sono il frutto di una sottocultura che va aggredita alla radice. Non è questione di inasprire soltanto pene e misure restrittive. Si tratta di agire innanzi tutto a livello di educazione, di famiglia, di scuola. E invece proprio dalle scuole che si cominciano ad intravedere futuri ragazzi violenti. Ma la scuola da sola neppure può combattere il fenomeno. Ci vuole una sinergia. Il problema è che molto spesso questi figli non sono altro che il risultato della sottocultura di genitori che si improvvisano tali e che non inculcano quei valori fondamentali come il rispetto per il prossimo e l'educazione.
Anzi, spesso sono proprio i genitori che fomentano i figli, che danno esempi del tutto contrastanti con quanto dovrebbero insegnare. E allora ci troviamo bande armate di adolescenti e non solo, che si riuniscono e si fomentano vicendevolmente per sentirsi forti, potenti e realizzati. Un pò come le gangs dei film americani che però almeno un obiettivo ce l'hanno, anche se comunque ingiustificabile, e cioè difendere territori ed affari. I nostri ragazzi invece, non hanno nulla da difendere, le loro azioni sono fine a se stesse. E queste logiche travolgono anche i cosiddetti "bravi ragazzi" che sempre più spesso si fanno trascinare in vere e proprie azioni criminali, non più camuffabili da "ragazzate".
Questo è il risultato del vuoto che cova al loro interno. Così si spiegano le missioni antisemite contro poveri extracomunitari che hanno solo il torto di provenire da un altro paese, o contro barboni malmenati perchè troppo poveri e troppo ubriachi. E poi, cani e gatti presi a calci, ragazzine violentate, omosessuali insultati e pestati, disabili picchiati e derisi e chi più ne ha più ne metta.
Questa volta a farne le spese è stato un giovane misicista che senza alcun motivo è stato aggredito insieme ad altri suoi compagni del gruppo che aveva appena suonato dentro ad un locale del rione monti a Roma. E' in fin di vita, senza aver fatto nulla! La violenza è eplosa come un meteorite che improvvisamente si disintegra sulla terra. Ragazzi pressochè ventenni accecati da rabbia, odio e forse qualche stupefacente, si sono accaniti sui poveri malcapitati come se avessero sterminato tutte le loro famiglie. E invece no. Quei ragazzi non avevano fatto nulla. Forse uscendo dal locale avevano fatto un pò di chiasso tanto da suscitare i malumori di un condomino del locale soprastante, ma nulla di più, e comunque non ricollegabile anessuno degli aggressori. Forse il richiamo della foresta ha armato questi giustizieri della notte, che a questo punto speriamo tutti di vedere in carcere per lungo ma lungo tempo.
Ma di ragazzi così c'è ne sono ancor a molti in giro e monti ne stanno crescendo. Basta aggirarsi sui campi di calcio piuttisto che nelle aule di scuola per assistere ad episodi di violenza gratuita, di bullismo che tradiscono avvisaglie di quella rabbia, odio e maleducazione che contraddistingue i piccoli criminali moderni.
L'appello allora è soprattutto per i genitori. Se non volete che i vostri figli diventino dei criminali, perchè molti tali sono, allora cambiate del tutto rotta. Seguite i vostri ragazzi, siate ferrei e intansigenti il giusto, pretendete che studino spiegando loro il perchè sia importante farlo. Non mollate mai, inculcate la cultura del sacrificio e del rispetto per il prossimo, anche se voi non siete così e non lo siete mai stati. Se non volete passare la vostra vita a domandarvi perchè i vostri figli siano diventati così violenti, agite e presto. Nessuna scusa i nostri figli sono il risultato di come noi li educhiamo e istruiamo. Fatevi un esame di coscienza. Non abbandonateli ai loro computer, alla strada, alle nottate in discoteca, ad amici lucignoli, alle pagelle umilianti.
Voi potete fare molto! Noi possiamo fare molto!
