Terrorismo, Sei Marocchini Arrestati: Volevano 'punire' Il Papa
Il Papa, Benedetto XVI, era nel mirino del gruppo fondamentalista islamico Adl Wal Ihsane (Giustizia e Carità), del quale fanno parte i sei marocchini arrestati dalla Polizia di Stato di Brescia. Per cinque di loro sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre per il sesto è stata decisa la custodia cautelare in carcere.
Gli stranieri sono accusati di aver costituito un gruppo che aveva tra i propri obiettivi l'incitamento alla discriminazione e all'odio razziale e religioso, alla violenza e al jihad nei confronti dei cristiani e degli ebrei. Le indagini sui sei erano iniziate un anno fa.
Gli inquirenti così, dopo un anno di lavoro, hanno scoperto che i sei marocchini avevano formato, all' interno del movimento fondamentalista islamico Giustizia e Carità, un ulteriore movimento caratterizzato da estrema segretezza e all' interno del quale i figli dei partecipanti venivano educati all' odio verso la cultura occidentale e verso religioni non islamiche, ricorrendo, se fosse stato necessario, anche alla violenza.
In un taccuinio, trovato dagli inquirenti nascosto all' interno della fodera di un giacone di uno dei sei, erano annotati tutti i punti salienti degli argomenti oggetto di discussione nei loro incontri. Tra le varie note c' erano molti riferimenti al Papa e al giornalista Magdi Allam. Proprio il Papa era uno degli obiettivi del gruppo segreto, nato nel movimento Giustizia e Carità. Il motivo? Benedetto XVI per i sei sarebbe stato colpevole di avere convertito all' islam il giornalista, ed europarlamentare, Magdi Allam.
