Usa, Uccisa Una Donna Solo Perché Irachena
Nuova tragedia marchiata dall'infamia della xenofobia. La vittima Shaima Al awadhi, di nazionalità irachena e madre di cinque figli, è spirata sabato scorso dopo tre giorni di agonia, in seguito ad una vile aggressione subita in casa. La giovane donna, appena trentaduenne, è stata colpita ripetutamente a capo da un oggetto in ferro dallo sconosciuto assassino. A rendere ancor più fosche le tinte del delitto è il biglietto rinvenuto accanto alla vittima, sul quale era scritto "Torna nel tuo paese, terrorista" .
Gli inquirenti,che avevano ritenuto non credibile una precedente minaccia dello stesso tenore ricebuta da Shaima, ritengono che l'episodio non sia ascrivibile ad un movimento xenofobo organizzato, ma sia un caso isolato di razzismo estremo. Rassicurano, però, che "nessuna pista sarà esclusa dalle indagini". Insomma, le solite dichiarazioni delle forze dell'ordine che brancolano nel buio.
Intanto, ad El Cajon, la località presso la quale si è perpetrato l'infame omicidio, ubicata ad una trentina di chilometri a nord di San Diego, la nutrita comunità irachena sottolinea come molto spesso le continue minacce di cui sono oggetto vengono sottovalutate dagli esponenti delle forze di polizia. Purtroppo, in questo caso a farne le spese è stata un'incolpevole donna che si era trasferita da pochissimi mesi nella "patria della libertà".
Senza scomodare Martin Luther King e Malcom X, che hanno dato la vita per perorare la causa dell'uguaglianza etnica, va ricordato che la fomentazione delle paure di natura razziale non sono una novità negli USA. Cambiano gli obiettivi e le pseudo-ragioni ma l'odio vede nella questione razziale sempre un fertile campo nel quale coltivare l'idiozia e l'odio dei più esagitati.
