Laura Antonelli, La Vita Drammatica Della Bomba Sexy
Laura Antonaz era una giovane donna dalla bellezza straordinaria e, col nome d'arte di Laura Antonelli e gli abiti della sensualissima cameriera turbò i sogni degli italiani e sbancò il botteghino col film "Malizia" di Salvatore Samperi. Quell'opera cinematografica, diventata un vero e proprio cult movie, la consacrò, nel 1973, "icona sexy" e le fruttò il Nastro d'Argento come miglior attrice protagonista ed il Globo d'Oro come miglior attrice rivelazione.
Laura, bellissima e di successo, fece versare fiumi d'inchiostro ai giornali anche per la sua lunga e turbolenta relazione con l'attore francese Jean Paul Belmondo, conosciuto sul set del film d'autore "Trappola per un lupo" di Claude Chabrol; eppure lei, che da bambina era stata profuga con la sua famiglia durante l'esodo istriano, mantiene dentro di sè un animo fragile ed insicuro che neppure il successo cinematografico riesce a rinfrancare. Persino "Malizia" non riuscì a darle sicurezza, tanto che arrivoò a domandarsi: "Sono bassina, un po' tondetta e ho le gambe piuttosto corte: chissà perchè piaccio?".
Dal 1976 inizia a lavorare con registi che svelano il suo lato più personale, fino a quel momento messo in ombra dalla sua prorompente bellezza: "L'innocente", di Luchino Visconti, e "Passione d'amore" di Ettore Scola sono due esempi di questa sua maturazione professionale. Negli anni '80 lavora invece in film comici o sexy, come "Viuuulentemente mia" di Carlo Vanzina al fianco di Diego Abatantuono.
La sua fragilità, però, è ancora lì, sempre presente, e la sua discesa nel baratro iniziò nella notte del 27 aprile 1991, quando nella sua villa di Cerveteri venne arrestata dai Carabinieri perchè trovata in possesso di 36 grammi di cocaina ed in seguito condannata per spaccio di stupefacenti. Neppure la realizzazione di "Malizia 2000", seguito della pellicola che l'aveva resa famosa, riesce a risollevarla: il film si rivela infatti un drammatico flop al botteghino e l'attrice decide così di abbandonare per sempre il mondo dello spettacolo, ma nel frattempo intenta una causa civile contro il produttore ed il regista di "Malizia 2000" colpevoli, secondo i suoi legali, di averla obbligata a sottoporsi a trattamenti anti rughe e chirurgia estetica che l'avrebbero deturpata per sempre.
Dei 30 miliardi di lire richiesti, dopo 13 interminabili anni di procedimento giudiziario, a Laura Antonelli vengono riconosciuti soltanto 10 mila euro di risarcimento. Un colpo durissimo, per la fragile e un tempo bellissima Laura, che sprofonda sempre più nell'abisso. Nel 2010 l'amico ed attore Lino Banfi scrisse una lettera sulle pagine del Corriere della Sera indirizzata all'allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi ed al ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, affinchè intercedessero per aiutare la sfortunata; la richiesta venne accolta, ma fu la stessa Laura Antonelli a far sapere, tramite il suo legale, di non voler ricevere alcun vitalizio e che desiderava essere dimenticata.
Il 22 giugno 2015 Laura Antonelli è stata ritrovata morta da una collaboratrice nella sua casa di Ladispoli. Aveva 74 anni. Con lei si spegne una luce della leggenda italiana.
