Spielberg Porterà Sugli Schermi Il Caso Wikileaks
Il celebre regista americano Steven Spielberg ha acquistato i diritti di due libri che raccontano la vita di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, l'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve e rende noti attraverso il proprio sito web documenti coperti da segreto di stato, militare, industriale o bancario.
Le due opere in questione sono: “Wikileaks: inside Julian Assange’s war on secrecy” ("Wikileaks: dentro la guerra di Julian Assange sulla segretezza") scritto da David Leigh e Luke Harding, i due giornalisti del quotidiano britannico The Guardian, e “Inside WikiLeaks: my time with Assange at the world’s most dangerous website” ("Dentro Wikileaks: il mio tempo con Assange al sito web più pericoloso al mondo") di Daniel Doomscheit-Berg, co-fondatore del sito Wikileaks.
L’intento è quello di riportare l'intera vicenda su pellicola. E dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che il film sarà un thriller investigativo che seguirà le orme di “Tutti gli uomini del presidente”, il celebre film con Robert Redford e Dustin Hoffman sullo scandalo Watergate. Anche questa pellicola era tratta da un libro,divenuto poi un best-seller, di Bob Woodward e Carl Bernstein, i giornalisti del Washington Post che fecero apputno scoppiare lo scandalo.
Il libro di Leigh e Harding, pubblicato il 31 gennaio scorso, racconta la vita di Julian Assange fino alla creazione, nel 2006, del sito Wikileaks. Viene inoltre descritta la partnership con il Guardian e la pubblicazione, nel dicembre del 2010, di oltre 250mila documenti diplomatici che tanto hanno fatto scalpore.
A produrre il film su Assange sarà la DreamWorks, lo studio cinematografico statunitense fondato proprio da Spielberg con Jeffrey Katzenberg e David Geffen, nel 1994.
In attesa di seguire gli sviluppi di questo nuovo progetto cinematografico di Spielberg, si scommette su chi avrà il delicato compito di interpretare Julian Assange (dati per favoriti Matt Damon e Russel Crowe). Mentre i fan di Wikileaks si mostrano scettici e fanno sapere dalle pagine Twitter di Wikileaks, che secondo loro “il libro è stato scritto da opportunisti”.
