Zohra, La Prima Orchestra Di Musiciste Afgane
Le donne, in ogni ambito e contesto di vita, devono lottare di più per ottenere quello che gli uomini riescono a fare o ad avere facilmente e molto spesso sono le ragazze o donne più giovani che riescono a raggiungere i risultati migliori in questa lotta di "sopravvivenza" del genere femminile.
Fortunatamente libere dal 2001 dalla dittatura talebana in Afghanistan che aveva messo al bando la musica e che vietava alle bambine qualsiasi forma di istruzione, 35 ragazze tra i 14 e i 20 anni dell'Afghanistan National Institute of Music, dirette dalla giovane Negina Khpelwak, hanno dato vita alla prima orchestra tutta al femminile dell'Afghanistan: Zohra.
Eseguono arie tradizionali afgane e occidentali. Il 19 e 20 gennaio si sono esibite al World Economic Forum di Davos e poi suoneranno a Zurigo, a Ginevra, a Berlino e a Weimar. È la loro prima tournée internazionale, che le porta lontane dalla loro terra, nella quale hanno dovuto lottare tantissimo per realizzare questo sogno.
La direttrice dell'orchestra ha raccontato che suo padre e sua madre volevano che andasse a scuola di musica, il resto della famiglia no. I suoi zii erano particolarmente contrari a quel percorso per lei ed addirittura sua nonna disse al figlio: "Se lasci Negina andare a scuola di musica non sei più mio figlio". Fortunatamente, il padre non l'ha ascoltata ed ha fatto sì che la figlia potesse realizzare il proprio sogno più grande: studiare e fare musica.
Tra le ragazze che hanno lottato per l'affermazione dei diritti civili delle donne c'è Malala Yousafzai, ragazza pakistana che molto si è battuta per il diritto all'istruzione per le bambine, bandito da un editto dei talebani, tanto da essere ferita alla testa il 9 ottobre 2012 da uomini armati saliti sul pulman scolastico con il quale tornava a scuola. Il 10 ottobre 2014 è stata insignita del Premio Nobel per la pace "per la lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione".
In un'intervista, dalla quale si evince il suo grandissimo amore per lo studio, ha affermato: "Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è istruzione. E non ho paura di nessuno".
La realizzazione dei sogni per le donne è un'impresa quasi impossibile nei luoghi o nelle famiglie nelle quali alle bambine e alle ragazze è vietata la possibilità di costruire la vita con le cose che scelgono, che amano perché appartenendo al genere femminile sono considerate alla stregua di un oggetto, prive di volontà ma grazie alla determinazione, alla tenacia, alla passione che si nutre per qualcosa di aulico come lo studio, la musica e tutte le cose per le quali non c'è nulla di male nel perseguirle, i sogni possono diventare la realtà della quale si può vivere ogni giorno e per tutta la vita anche se quasi sempre è fondamentale l'appoggio della persona che ha il potere decisionale all'interno della famiglia per raggiungere gli obiettivi più grandi.
