Bon Ton, Poche Regole E Buone Maniere Per Una Cena In Casa
Volete organizzare una cena o siete gli invitati? Ecco poche ma utili consigli su alcune buone maniere da conoscere, rivolte ad ospiti e padroni di casa. La cena può essere di due tipi: in piedi o seduti. Se invitate otto o più persone, facendoli sedere a tavola, la serata deve avere un tono più elegante, bella tovaglia, un menù più studiato ed i posti seguiranno le regole canoniche:
alla destra della padrona di casa si siederà l'ospite d'onore della serata. Per intenderci tra il giovane capo ufficio e il vecchio zio il posto di rispetto spetterà allo zio anziano. L'ospite di riguardo siederà alla sinistra della signora. Il padrone di casa farà invece sedere alla sua destra l'ospite donna più anziana o più importante e alla sinistra un'altra invitata, seconda per importanza e per età. La disposizione degli altri posti, rispettando la regola di alternare un uomo con una donna, sempre sia possibile, richiede l'intuito da parte della padrona di casa in maniera che i vicini di posto abbiano qualcosa da dirsi.
Uno dei poblemi più ricorrenti delle cene è il momento di accomiatarsi, quando o gli ospiti o la padrona di casa crollano dal sonno ma non osano dirlo. Faccio l'esempio di una cena un pò noiosa, come sarà capitata molte volte a tutti quanti. Anche se interminabile, per gli ospiti la serata non può volgere alla conclusione se non almeno mezz'ora dopo il caffè. La scusa migliore è sempre "domani mattina devo andare a lavorare molto presto". In caso di tracollo, invece, di uno dei padroni di casa, le uniche armi sono la pazienza e la speranza. Devono essere gli ospiti ad accomiatarsi, non si può incitarli in nessun modo.
Per l'abbigliamento ognuno si veste come vuole, è vero, ma vestirsi bene in questi casi è più gentile. Il comportamento a tavola deve essere educato, soprattutto se non si conosce il vicino di posto. Quando la cena sarà servita la prima a sedersi è la padrona di casa, tutti gli altri dopo. Inizierete a mangiare solo dopo la padrona di casa. Servitevi con moderazione, casomai vi servirete una seconda volta. Usate le posate partendo dall'esterno. Bevete senza far rumore.
Resistete alla tentazione di giocare con le posate, fare palline con il pane o addirittura lanciarle e non sbriciolate i grissini. Restare seduti dritti sulla sedia, con i gomiti aderenti al corpo. Non abbassare il viso troppo sul piatto, ma saranno le posate a raggiungere la bocca. Finito di mangiare le posate vanno poggiate verticalmente sul piatto una accanto all'altra.
Qualche insicurezza comune a tavola:
non si usa mai il coltello per tagliare il pesce, a meno che non sia quello da pesce.
I frutti di mare si staccano delicatamente con la forchetta tenendo il guscio con l'altra mano.
Per aragoste e gamberi si può non usare il coltello, si possono prendere le chele con le mani.
L'irresistibile scarpetta non si fa assolutamente, se non la più maleducata possibile fra amici in trattoria, lì sarete perdonati.
Per il formaggio non si usa la forchetta ma si taglia con il coltello, lo si poggia sul pane e lo si porta in bocca. Per le frittate e la torta mai usare il coltello.
I pasticcini si prendono dal vassoio con il loro involucro di carta pieghettata.
Buone maniere a tutti.

"involucro di carta pieghettata": si chiama pirottino (;
Modificato da amelia Mercoledi, 20 ottobre 2010 ore 13:36