Allarme Smartphone, La Rete Rischia
Carrado Calabrò, presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella sua relazione annuale alla camera dei deputati, lancia l’allarme smartphone. Secondo Calabrò infatti, se si continuassero a diffondere smartphone con l’attuale ritmo di diffusione si rischierebbe un collasso della rete.
Messaggio intimidatorio che scoraggia quella fascia di clientela che si avvicina timorosa al mondo degli smartphone e così si chiede se non convenga anche economicamente accontentarsi di un cellulare tradizionale. Interviene a questo punto l’amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè , commenta l’allarme riguardo il collasso della rete, dicendo che questo rischio non esiste.
Aggiunge che Telecom Italia e altri operatori si stano impegnando con grossi investimenti per avere delle connessioni in fibra delle stazioni radio base. Questo progetto dovrebbe aumentare la potenza e la capacità del segnale. Questo intervento, sempre secondo Bernabè, è la risposta giusta per fronteggiare il crescente numero di smartphone. L’agcom che ha fatto gli studi in questo settore conta di rendere disponibili per il 2015 circa 300Mhz di banda larga da mettere all’asta.
Calabrò inoltre comunica che in Italia in 10 anni c’è stato un calo del 31% delle spesa per le telecomunicazioni. Il rapporto mette a confronto il prezzo per le telecomunicazioni nel 1998 (posto come valore indicativo 100) e quello del 2009. In Italia il valore del 2009 corrisponde a 67,99. Ed è proprio con questo valore che l’Italia si aggiudica il primato sul calo delle spese per la telecomunicazioni. Alle spalle si trovano: Germania (70,59), Regno Unito (79,12), Francia (84,30), Spagna (86,56).
