Acrofobia: Perchè Soffriamo Di Vertigini E Con Quali Patologie Possono Essere Confuse
Nel linguaggio comune,le vertigini sono spesso associate alla paura dell'altezza.Si chiama così anche se non è esatto dal punto di vista strettamente medico:quando il problema è psicologico si parla di acrofobia.I casi sono due:stando in alto non si teme il vuoto in sè,ma di non poter resistere all'attrazione di quel vuoto,al desiderio di volare,da cui nasce il blocco dei muscoli,la bradicardia,il vomito,la sudorazione.Altre volte è la percezione del vuoto a far bloccare,perchè ogni movimento metterebbe in crisi l'equilibrio e l'autocontrollo.
Gli acrofobici quindi evitano di salire su torri,funivie,ponti e stanno male anche se vedono altri salirvi.Entrambe le fobie a volte,possono associarsi alla paura di volare,ma come ci si cura?A volte dall'acrofobia si guarisce solo con la psicoterapia;altre invece,occorre intervenire sulle cause dell'ansia con i farmaci antidepressivi e ansiolitici.Con che cosa possono essere confuse le vertigini vere e proprie?Il mondo "ruota" anche per questi motivi:Fastidi da tensione muscolare,disequilibrio,presincope e disturbi psicologici.
Fastidi da tensione muscolare:la contrattura dei muscoli del collo provocata,per esempio,da artrosi cervicale o colpo di frusta,causa di solito un senso di instabilità.Per risolverla,possono essere utili i massaggi eseguiti da un fisioterapista.Nei casi più fastidiosi sono consigliati farmaci miorilassanti e antinfiammatori.
Disequilibrio:(o dizziness),è la sensazione di non sentirsi ben saldi sulle gambe e può derivare da informazioni insufficienti sulla posizione del corpo.In pratica,i sensori periferici(sensori vestibolari del labirinto,sensori visivi della retina,sensori proprioricettivi dei muscoli e delle articolazioni) non fanno il loro dovere e non inviano al cervello segnali adeguati e corretti per orientarsi.Il problema può risiedere in una patologia vestibolare o visiva,o in una neuropatia periferica o del sistema nervoso centrale,che andranno diagnosticate e curate dall'otorino,dall'oculista o dal neurologo.
Presincope:è l'impressione di svenire,tipica di quando non arriva sangue a sufficienza al cervello per motivi cardiovascolari(per esempio,per colpa della pressione bassa,come nel caso dei capogiri dopo che ci si è alzati dal letto).Può succedere nei casi di anemia,di problemi di pressione samguigna,di malattie del cuore e di vasi sanguigni che apportano sangue all'orecchio e al cervello.E' utile la collaborazione dell'internista o del cardiologo per identificare i meccanismi alla base del disturbo circolatorio.La terapia sarà specifica per ciascun disturbo.Per esempio,nel caso di anemia è necessaria una cura a base di sali di ferro,mentre in caso di ipertensione sono indicati,tra gli altri,ace-inibitori,calcio-antagonisti,diuretici e alfa-beta bloccanti.
Disturbi psicologici:nel caso di ansia o depressione,i sintomi vertiginosi sono di solito correlati a particolari situazioni,come ambienti affollati,ristretti oppure sopraelevati.Più che di vere e proprie vertigini,si parla in questi casi da malessere e senso di instabilità,che possono a volte sfociare in attacchi di panico.La cura può avvalersi di una terapia farmacologica,a base di antidepressivi o ansiolitici,e di psicoterapia.
