Alopecia: Un Nemico Anonimo
L’alopecia è un evento che comporta assenza di capelli in aree cutanee caratterizzate in modo regolare dalla loro presenza. È una perdita di capelli a chiazze, come quella che avviene nella volpe nel periodo primaverile. Il termine alopecia infatti deriva dal greco alópecs (volpe). Oggi le cause della malattia sono sconosciute; diversi studi hanno comunque individuato alcuni possibili fattori responsabili della malattia come quello genetico (trisomia del cromosoma 21), il fattore psicologico (eventi traumatici, stress), il fattore immunologico (diminuzione delle difese immunitarie, patologie autoimmunitariecome la tiroidite), iper-ipofunzione di ghiandole ormonali, stati di carenza (deficit di vitamine, di ferro etc…), effetti secondari da farmaci, o micosi.
Esistono differenti tipi di alopecia, come quelle cicatriziali e non cicatriziali suddivise a loro volta in ereditarie e acquisite. Tra quelle non cicatriziali acquisite troviamo l’alopecia androgenetica, il telogen effluvium (i capelli cadono senza formare chiazze), l'alopecia psicogena, l'alopecia areata (si manifesta con chiazze glabre), pseudoalopecie (date da frattura del pelo), tricotillomania (spezzarsi volontario dei capelli).
Tra le forme cicatriziali ereditarie ricordiamo che esse sono conseguenza di altre patologie quali per esempio epidermoliosi bollosa distrofica, incontinentia pigmenti etc…, tra le forme cicatriziali acquisite le più comuni risultano essere il lupus, la pseudo area di Brocq e il lichen planopilare. Raramente si verifica una sintomatologia associata alla perdita di capelli come bruciore o prurito.
La perdita di capelli che si verifica negli individui di sesso maschile inizia dalle tempie e si diffonde progressivamente, arrivando in alcuni casi fino ad una totale calvizie. Negli individui di sesso femminile invece è meno aggressiva, si ha di fatto un diradamento dei capelli nelle regioni frontali, parietali e coronali. In ogni caso il decorso è imprevedibile e tipicamente recidivante. In alcuni casi è stato dimostrato il coinvolgimento del sistema immunitario dove sono stati individuati anticorpi diretti contro antigeni del follicolo pilifero nei pazienti affetti. .). I linfociti-T produrrebbero interferone gamma, il quale inibirebbe i fattori di crescita del pelo.
La terapia è talvolta facile, talora difficile, spesso la prognosi varia da soggetto a soggetto. Nella forma a chiazze spesso non è necessaria la terapia, in quanto i capelli ricrescono dopo qualche mese. Quando è coinvolto circa il 40% del cuoio capelluto c'è buona possibilità di ricrescita spontanea entro un anno dall'esordio, i primi capelli che ricrescono sono in genere bianchi.
La prognosi peggiore data dalle forme totali, anche se talvolta è possibile una spontanea guarigione. E' fondamentale, in ogni caso, stabilire la causa. E' sempre conveniente effettuare una esatta diagnosi con esami ematochimici, come la tipizzazione di popolazioni linfocitarie o la presenza di autoanticorpi organo specifici.
Dott.ssa Caterina Feola
