Juventus: Un' Altalena Che Non Si Ferma!
L'incredibile serie di alti e bassi dei bianconeri sembra non volere arrestarsi. Dopo l'aria di festa e di rinascita che si iniziava a respirare nelle ultime giornate grazie ai goal dell'ex cagliaritano Matri - autore tra l'altro della rete decisiva che ha sancito la vittoria per un 1 a 0 sui rivali dell'Inter - è arrivata un'altra, ennesima, sconfitta; la settima quest'anno in campionato.
"Eravamo sulla strada giusta!", ha commentato il tecnico Del Neri che ha imputato la disfatta di Lecce alla mentalità con la quale la squadra è scesa in campo, a suo dire troppo presuntuosa e superficiale. Il mister ha inoltre ribadito la necessità di voltare pagina, ritrovando la via della vittoria per puntare al tanto ambito posto in Champions.
Sarà. Intanto però la sua panchina comincia a "scottare", sollevando un denso polverone di critiche ed altrettante ipotesi riguardo un suo eventuale successore. Ed ecco fare capolino ancora una volta il nome di Luciano Spalletti, attualmente alla guida dello Zenit, ma con la possibilità di lasciare la panchina russa in qualsiasi momento, anche se l'ipotesi pare azzardata.
Per il momento comunque il presidente Agnelli non sembra intenzionato a sbilanciarsi, così come non lo sono Marotta e gli altri membri della dirigenza. Il presidente parrebbe soltanto aver esortato Del Neri a spronare una Juventus svogliata e sottotono. Vuole forse attendere la fine del campionato prima di tirare le somme? Risposta plausibile. Nel frattempo non si possono che ricercare le cause di una simile carenza sia sul piano fisico che su quello tattico.
In primis, non ci si può esentare dal fare riflessioni su un mercato estivo alquanto discutibile, tanto da provocare l'insorgenza dell'ex dirigente Luciano Moggi. Questi avrebbe sottolineato l'inadeguatezza dei nuovi arrivati, accusando la società di avere compiuto una quantità troppo elevata di acquisti senza badare troppo alle loro capacità. Tanta quantità ma poca qualità, in conclusione.
Altrettanto discutibile la scelta dell'allenatore, da certe persone considerato incapace di governare e dare grinta ad una Juventus che deve ripartire zero. I veri fuoriclasse devono saper innalzare una squadra con le proprie qualità, non precipitare con essa verso il fondo del baratro.
Ad ogni modo, la stagione è ancora lunga ed è tutt'altro che finita, come un libro scritto a metà che può presentare ancora tanti colpi di scena. Ciononostante urge precisare che solo la costanza e la determinazione possono portare a grandi risultati in un torneo competitivo come il campionato di serie A.
Costanza e determinazione; due qualità che a quanto visto fin ora mancano alla Juventus. Sarà compito di Del Neri saperle scovare nei suoi ragazzi toccando i tasti giusti e tirando fuori la grinta del grande allenatore che ha sempre dimostrato di essere. Perché il campionato è ancora lungo, ma la posta in palio è alta e nessun avversario ha intenzione di mollare.
