Trofeo Berlusconi Alla Juventus
Per il secondo anno consecutivo il Trofeo Luigi Berlusconi si è concluso ai rigori. A sfidarsi, come da tradizione, erano Milan e Juventus. Dopo novanta minuti abbastanza noiosi, illuminati solamente da qualche lampo di Seedorf e Ronaldinho, la partita si è decisa con i calci di rigore. A spuntarla è stata la Juventus
Il Milan è sceso in campo con Abbiati in porta, Bonera, Papastathopoulos, Thiago Silva e Antonini in difesa, Ambrosini, Pirlo e Seedorf a centrocampo e il tridente formato dal giovane Oduamadi, Ronaldinho e Borriello. Se Allegri ha schierato la formazione tipo, Delneri, per la prima volta dall’inizio della stagione, ha applicato il turnover, schierando alcuni giocatori poco utilizzati fino ad ora come Manninger, Legrottaglie, Felipe Melo e Martinez.
Il primo tempo è stato molto noioso. Uno dei giocatori migliori è stato Clarence Seedorf. L’olandese è stato, come al solito, discontinuo, ma in un paio di occasioni ha lasciato intravedere il suo straordinario talento. Proprio dai piedi di Seedorf è venuta la prima occasione: un tiro da fuori area finito di poco al lato. Sul finire del primo tempo opportunità anche per Oduamadi, smarcato in area ma impreciso nello stop. Per la Juventus, invece, non ci sono state vere e proprie occasioni da gol a parte un paio di punizioni di Del Piero che, però, non hanno mai impensierito Abbiati.
Nella ripresa il Milan è cresciuto molto, non riuscendo comunque a trovare la via del gol. Nella Juve sono cambiati gli uomini, sono entrati, tra gli altri, Diego, Amauri e Sissoko, ma non il gioco. Diego ha vivacizzato un po’ la manovra juventina, ma non è riuscito a creare nulla di concreto. Lo 0-0 è stato messo in pericolo nel finale da un calcio di punizione dal limite concesso alla Juve, calciato, però, sulla barriera da Diego. Ai rigori l’unico a sbagliare è stato Thiago Silva che ha calciato il proprio penalty alto sopra la traversa. La vittoria, quindi, è andata alla Juve che riscatta le sconfitte, sempre ai rigori, del trofeo Berlusconi 2009 e del Trofeo Tim della settimana scorsa.
Le due squadre, che sono sembrate ancora molto imballate, sono ancora lontane dal raggiungere il massimo delle potenzialità che le rispettive rose possono offrire. Nel Milan è stato evidente il miglioramento di Ronaldinho rispetto alle ultime uscite. Il brasiliano, comunque, dovrà fare molto meglio di così se vorrà essere all’altezza del ruolo decisivo che Allegri e, soprattutto, Berlusconi gli hanno affidato. La Juve, senza Diego (entrato nella ripresa) e in attesa di Aquilani e Krasic, è sembrata priva di fantasia e gioco e le uniche occasioni da gol sono nate dalle solite punizioni di Del Piero. La nota lieta è la prova di Felipe Melo, stasera più intraprendente di quanto non sia mai stato durante la scorsa stagione.

la juve ha ben giocato, i milgiori pepe e melo