Il Mostro Di Loch Ness Non è Solo: Avvistamenti Anche In Italia. E La Scienza S' Interroga
Dici Loch Ness e pensi al mostro: il lago scozzese di Iverness è molto bello, ma probabilmente sarebbe quasi sconosciuto se non fosse per Nessie, il presunto animale preistorico sopravvissuto sino ai giorni nostri e protagonista di numerosi avvistamenti fin dal 1933, quando una coppia di turisti, i signori Spencer, asserì di aver visto una creatura gigantesca emergere dalle acque del lago e poi rituffarvisi.
Nel settembre 2004 gli abitanti di Parton, sempre nel Regno Unito, sono rimasti molto sorpresi alla vista di quello che hanno descritto come “un mini Mostro di Loch Ness”, trovato morto sulla spiaggia. La signora Joan Singleton stava passeggiando quando vide quella strana creatura e avvisò subito gli amici: né lei né loro avevano mai visto nulla di simile. Persino un vero “lupo di mare”, il capitano della nave da pesca “Riptide” Jack Southam, affermò di non aver mai visto niente che somigliasse alla creatura pur avendo molti anni di vita di mare sulle spalle.
Ma i mostri abiterebbero anche i laghi italiani. Se in Scozia c’è Nessie, in Italia c’è Larrie, altrimenti noto come Lariosauro: più piccolo ma molto più feroce del “cugino” britannico, è un rettile che circa 230 milioni di anni fa abitava le profondità del lago di Como – altrimenti chiamato Lario, da cui il nome della creatura – e che sarebbe riuscito a sopravvivere e riprodursi sino ai giorni nostri.
Già nel 1940 “Il Corriere della Sera” e “La domenica del Corriere” avevano riportato le segnalazioni riguardanti gli avvistamenti di questa misteriosa creatura: un grosso rettile, con il corpo ricoperto di squame e lungo circa due metri. Il 5 marzo 2006 Villa Geno a Como fu sede di un convegno scientifico sull’argomento pubblicato in seguito sul quotidiano locale “La Provincia”. E la caccia al Lariosauro sta continuando tutt’oggi, anche con le esche artificiali messe a punto dal Lariosaurus Fisching Club.

Mi sa di minchiata all'italiana