La Nuova Frontiera Dell' Energia Oceanica
«Pensate al movimento delle onde, al flusso e riflusso, all'andirivieni delle maree. Che cos’è l’oceano? Una enorme forza perduta. Come è stupida la Terra, a non valersi dell’oceano!». Le parole significative e più che mai attuali di Victor Hugo, tratte dalla sua opera “Novantatré” scritta più di un secolo fa.
E infatti l’energia oceanica (o anche marina) è potenzialmente una delle più importanti energie rinnovabili a disposizione sulla Terra (insieme al geotermico, solare ed eolico). Si può ottenere energia marina attraverso differenti tecnologie: sfruttando le correnti, le onde e le maree ma anche ricavando il maggior utile dalla differenza nella concentrazione tra l’acqua di mare e l’acqua dolce.
E’ quello che succede in via sperimentale in parecchi Paesi europei: la Spagna è uno di questi; infatti varie imprese e centri di ricerca universitari lavoreranno al progetto “Ocean Leader”. Un lavoro ambizioso e di grande rilevanza ma sicuramente è anche costoso (budget di 30 milioni di euro). Il progetto spagnolo consiste in particolare nel realizzare “mulini subacquei” in grado di regolarsi secondo la direzione delle correnti marine.
Anche in Scozia si lavora in tale direzione: L’Aws Ocean Energy sta mettendo a punto una struttura in grado di galleggiare sulle acque del lago di Loch Ness. Oltre a portare benefici all’ambiente lo sfruttamento di tale fonte rinnovabile (e sconfinata, direi) metterebbe a disposizione nell’arco di 40 anni circa mezzo milione di posti di lavoro. Allora che aspettiamo?
