Un Weekend Alla Scoperta Delle Colline Del Monferrato - Tra Vino E Krumiri
Sempre in tema di week end all’insegna del relax e del cambio di vita “temporaneo” rispetto ai ritmi frenetici della metropoli, un’ottima alternativa per gli amanti dell’enogastronomia e del pernottamento in agriturismo è costituita dal Monferrato, territorio quasi esclusivamente collinare compreso tra le provincie di Alessandria (Casalese) e Asti.
La zona che ho visitato io, è quella circostante al noto comune di Casale Monferrato, territorio che sicuramente nell’arco di un fine settimana, è in grado di offrire diversi spunti interessanti.
Partendo da Milano il venerdì sera, si può raggiungere (se tutto va bene) in circa un’oretta e mezza Vignale Monferrato, comune a 25 km sud da Casale. E’ possibile pernottare in uno dei tanti agriturismi della zona, nel mio caso la scelta è caduta sul Mongetto, palazzo signorile del settecento con annessi ristorante e cantina. La prima sera è subito possibile degustare una ricca e gustosa cena tipica piemontese (tagliolini e agnolotti fatti in casa, verdure dell’orto, carni arrosto o brasate per finire con i dolci preparati artigianalmente.
La mattina il risveglio è molto dolce con crostate, yogurt, biscotti e persino succhi di frutta fatti in casa.
Nelle giornate più terse, dai piani rialzati, è possibile intravedere i massicci del Monte Bianco del Monte Rosa, con ampia visuale su tutta la catena alpina.
Dopo una rapida e doverosa visita al borgo (in attesa della riapertura dell’enoteca regionale del Monferrato a Palazzo Callori), è possibile subito dirigersi a Casale Monferrato, cittadina elegante e molto vivibile, ricca di storia che emerge attraverso il lento girovagare tra le sue vie più interne, i suoi palazzi, le sue chiese, la splendida torre civica e l’imponente castello dei Paleologi.
Immancabile, rigorosamente prima di pranzo, una degustazione di vini nell’attuale sede dell’enoteca menzionata in precedenza, dove sarà possibile assaggiare più o meno tutti i produttori rappresentativi del territorio. Oltre ai vari Barbera e Freisa, sottolineo il Grignolino che sta vivendo una nuova stagione di riscoperta e valorizzazione, e l’interessante Ruchè autoctono della zona non molto noto alle masse ma assolutamente da scoprire.
Dopo un pranzo rapido in uno dei tanti take-away presenti, all’interno della passeggiata pomeridiana, doverosa la visita al negozio-pasticcieria deifratelli Rossi, produttori storici dei mitici Krumiri, biscotti di una bontà incredibile, da comprare in quantità per le colazioni settimanali.
Per una cena suggestiva, suggerisco l’Elfo di Camagna, ristorante di grande tradizione piemontese e monferrina, che all’interno di un locale molto rustico e caldo (da provare la “saletta”) saprà deliziarvi con una cucina attenta e di qualità, accompagnata da un’ottima cantina. A Camagna, sono ancora numerosi gli “infernot”, antiche gallerie scavate nel tufo dove è ancora in uso far invecchiare il vino.
Per la domenica, la scelta cade sullo splendido borgo di Moncalvo, città medioevale ben posizionata sopra una collina a nord-est di Asti. Famosissima la fiera del tartufo le ultime due settimane di ottobre, ma in generale durante tutto l’anno è possibile partecipare e fare acquisti ai numerosi stand gastronomici (sagre, fiere ecc) o approfittare dei numerosi eventi musicali che spaziano tra i vari generi, come l’ottimo Blues Festival in piazza. Per il pranzo consiglio i Tre Re o il Centrale, uno di fronte all’altro, entrambi ottimi rappresentanti della cucina locale.
Buon week end

Commenti
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#2 Martux75
Non mancherò carissima. Ho visitato più volte Langhe e Monferrato con una puntata anche a Ghemme e Gattinara...tra le prossime visite Asti e dintorni saranno assolutamente in pole!
non dimentichiamo Asti e l'Astesana per capire a fondo le bellezze naturali, artistiche ed enogastroniche di questa zona (www.astigiando.it