Viaggiare Con Animali Domestici: Ecco I Traghetti A Misura Di Pet
Se si rinuncia all'automobile,viaggiare con il proprio animale può non essere comodo e talvolta neppure sicuro.Per esempio le compagnie aeree di solito,permettono (non sempre) di portare in cabina soltanto cagnolini piccoli,sotto i 6-10 chili.Il comandante tuttavia,può rifiutarsi a proprio insindacabile giudizio di accogliere la bestiola,magari perchè non è l'unico animale a bordo o un passeggero dichiara di essere allergico.
In sostanza bisogna mettere in conto di far viaggiare il nostro piccolo amico nella stiva,un luogo rumoroso,stressante per molti soggetti e al di fuori del nostro controllo per tutto il viaggio.In attesa che le compagnie aeree prendano esempio dalla PET AIRWAYS,una compagnia interna americana che imbarca decine di animali domestici su ogni volo e consente loro anche di passeggiare in cabina,e comincino a considerare cani e gatti come passeggeri e non come bagagli;nel fare il biglietto pretendiamo quantomeno che il nostro compagno viaggi sul nostro stesso aereo.
E comunque per una decina di giorni di vacanza a molte ore di volo da casa,forse sarà più prudente ricorrere a una buona pensione per cani.Le traversate via mare sono assai stressanti,sebbene spesso i cani si debbano stazionare in apposite gabbie,lo spazio a loro disposizione è maggiore e i padroni hanno la possibilità di stargli vicino.
GRANDI NAVI VELOCI,invece,riserva un trattamento di vero riguardo per cani e gatti sulle tratte per la Sardegna e la Sicilia:non soltanto i Pet possono viaggiare e dormire in cabina accanto ai padroni,ma hanno anche a disposizione un Fido Park per bere e sgranchirsi le zampe,per avere informazioni basta contattare www.gnv.it .
Infine,sconsiglio qualsiasi tentativo di superare la frontiera italiana senza i dovuti certificati sanitari dell'animale;può darsi che non vi vengano richiesti,ma se all'andata si rischia al massimo di dover fare dietrofront,al ritorno il nostro amico potrebbe essere respinto dai doganieri e costretto a soggiornare all'estero per affrontare la mancata profilassi.Per espatriare,il cane o gatto deve essere munito di passaporto UE valido,che viene rilasciato dalla asl e non va confuso con il normale libretto sanitario gestito dal veterinario di famiglia.
